Autore: Maria Pia

Chitarra

Dolci cristalli brillano
musicali note

appena corde sfiori
e fra le braccia accogli
i miei fianchi morbidi

è una chitarra immensa l’Amore!

Si fanno brividi, si fanno gocce
scivolo audace sulle nostre schiene
su tonde pesche sinfonia che cresce

Stanziali piume i Tuoi polpastrelli

© 10 aprile ore 10,36

C i l i e g i a m i

… ogni ramo dei giorni
che sfoci velluto alle notti

c i l i e g i a m i

sempre
con guizzi di stelle
adesso – e poi ora –
che guardo i tuoi petali bianchi
preziosi sbuffi innevati

Snudata
a uno steccato offerta
fra ciocche di brezza


Io
attendo

le Tue drupe succose
l’ardore sgorgare
in grotta di bocca
i boeri ° di ieri

… e tutto il rosso che puoi

fra labbra di rosa

© 10 aprile ore 7,48

Da Živago a de Chirico … in dissolvenza

Incanta
giardino d’inverno
contrappunto all’arso
lato della stessa estasi.
Živago silente
nivei cristalli
marmi trasparenti
imbavagliate spine
a circondario
e una rossa rosa
per l’infinito accrescere
il ghiaccio d’un cubetto

Ho bisogno di questo freddo
parlarmi d’esistere
sinestesia a guanti bianchi
riposte lenzuola profumate
prima di sventolarmi al cielo e passare
a svernare …

… nel giardino dell’estate
che ha pietre arse
mutismo d’un convento
non leso da cicale , ruscello gorgogliante
aria in cerca di respiro dalle cime al mare
tornandomi alle ombre samaritane
d’un verde spinto

a De Chirico sparso su piazze lontane
all’altro mistero della guancia

e in dissolvenza rimembrando

quietare

© 8 aprile – ore 8,30

Fiaba di neve

S’alzavano e salivano
l’alito e la nebbia
l’uno e l’altra assieme
non sapendo quale.
Sciarpa m’abbracciava
freddo e fame
a coppe di castagne pensava
al loro aroma pieno di fuoco
acceso

ma era neve viva alla bufera
con fiocchi troppo folti in faccia
per leggerla una fiaba

e udivo intenso l’odore del pane
al tonfo dei miei passi in cerca
qualche luce appesa a sprazzi
s f a v i l l a r e
quasi indicarmi dove e se …
ancora fossero il Ponte grande
e la sua Locanda

finché
una luce non avvenne più leale
melodia eccellente a illuminarmi:

strano violino carezzava l’ arco
da Ieri sorrideva e m’aspettava

© 8 aprile – ore 7,50

L’arco

Con l’arco di Cupido
un bacio ti schiocco
un po’ tenero un po’ audace

Acchiappalo!

Non miro quale sia la parte
ché tutto di Te mi piace e … scalda …
ma resto indietro al passo

So
che il cuore ascolterai … e le viscere anche

© 4 aprile 2022 – ore 10,19

Vortice

Dillo alla luce del sole
alla notte d’ogni astro che brilli
la gonna della luna
ad aprirsi

Pensami
con le dita accluse
il respiro vivo di sangue sorgente
lo sguardo che mi succhia
l’epidermide

e portami via
all’impeto della tempesta

affinché dall’alba s’inalberi certezza infinita
e morte non mi separi da me stessa

© 2 aprile 2022 – ore 8,43

Sidro

È bastata una notte
a farlo rifiorire

b i a n c o
di r o s s e promesse

Succoso fra le mie guance accese

e pieno

il Mio Ciliegio

Analisi con Svista

e si aspetta …

… ogni giorno si aspetta
fatto di ore minuti secondi

accumulato
a multipli di convenzione

e intanto la chioma s’allunga e s’accorcia
imbiancandosi

anche sulle teste calve

Elianto°

A un giro di sole
ti ritrovo
speranzoso sorriso
ciglia in girotondo

c’è una calma buona intorno
nessuno scoppio


a spettinarti il giorno

°
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