Biografia

Maria Pia Sapenza (Damiani)

 

è nata e vive a Genova.

Nella sua città ha conseguito la laurea in lettere. Giovanissima, ha cominciato il suo percorso artistico come cantante di musica leggera (vincendo il festival di Genova e premiata quale nuova promessa al Premio Regionale Ligure); poi ha proseguito come attrice teatrale (scuola dello stabile di Genova, compagnia il Laboratorio).

Per diversi anni ha lavorato in radio (emittenti private, Radio RAI Liguria) in veste sia di autrice di testi propri e di adattamenti radiofonici da romanzi famosi.

Ha recitato in un paio di film in superotto e video: The finnegan’s wake e Kaba per la regia di Roberto Duccani; occupandosi anche del doppiaggio.

Come Maria Pia Damiani:

il suo esordio nella narrativa è avvenuto nel 2009 col romanzo “I ricordi uccidono” (Chinaski).

Del 2012 è la sua prima raccolta di poesie “Le stanze di Eros” (Robin).

Del 2016 è la sua seconda raccolta di poesie “Anatomia di un sentimento” (Robin).

Del 2018 è il suo secondo romanzo “La guerra di Nora” (Robin) – 288 p. –

disponibile in cartaceo e in e-Book.

Sue poesie e racconti sono pubblicati sulla rivista letteraria “MALACODA”

È stata inserita  nell’antologia  AA.VV.  “NERO LIGURIA”  ed. Lab anno 2011

È inoltre pittrice professionista con all’attivo numerose mostre personali e collettive.

Secondo il mio parere, non dovrebbe essere necessario esasperare l’oggettività “dell’opera d’arte” spiegandone il significato o facendolo intuire tramite il titolo.
Un’opera d’arte dovrebbe presentarsi da sé e , in quanto tale, fornire la “chiave” per liberare il più possibile l’osservatore da ogni condizionamento che ne limiti o impedisca la fruizione di ogni tipo di sensazione.
E più “un’Opera” nel bene o nel male … scuote, stimola e non lascia indifferenti … più essa è valida ed eterna, in quanto ha assunto in sé uno dei due requisiti fondamentali per esser tale: L’universalità.
L’altro requisito è il ” Segno” dell’artista, che deve essere identificabile, riconoscibile. E in questo campo, dove si è fatto tutto e di più, già è molto. Anzi, moltissimo.

Maria Pia Sapenza