Analisi con Svista
e si aspetta …
… ogni giorno si aspetta
fatto di ore minuti secondi
accumulato
a multipli di convenzione
e intanto la chioma s’allunga e s’accorcia
imbiancandosi
anche sulle teste calve
e si aspetta …
… ogni giorno si aspetta
fatto di ore minuti secondi
accumulato
a multipli di convenzione
e intanto la chioma s’allunga e s’accorcia
imbiancandosi
anche sulle teste calve
A un giro di sole
ti ritrovo
speranzoso sorriso
ciglia in girotondo
c’è una calma buona intorno
nessuno scoppio
a spettinarti il giorno
°
Sezione immagini: A un giro di sole
L’inflazione è una vera amazzone:
l’equitazione ha nel sangue … galoppante!
Gocciolano lucciole
tintinnanti piovono
Una a una e tutte assieme
ballerine a sfilare su palco
piccole nacchere –
la maggiore e la minore
su righe di persiana –
in altre stelle luccicanti
Orsa precipitata
Forse cercano colli
da indossare attorcigliare strozzare –
Innocue e tenaci e diverse
si susseguono parendo uguali –
se non la stessa
che desta si resta andando
Poi in un’istantanea tacciono
e a un giro di campo lo sguardo si volta al solo bagnato
Tutte finite d’ un tratto …
… torneranno
Insepolto
quel conquistarmi ogni giorno
piccolo spazio di luce
anche quando nuvola
inequivoco
stormo al di là del volto
il mio passo accoglie sceso dalla notte:
-dove se ne vanno – mi domando.
Loro che hanno un dove vero
e alla notte che pure corrobora
e sta ancora a un passo
lascio un po’ di sguardo
esausta
per aver girato strani modi d’essere
e mondi che ormai più esistono
Io che ancora sono
dentro il mio corpo
buona alla prima scena
…
dopo l’ultimo sogno
Flebile
kamasutra d’aria
intenso s’alza
al volere dei venti
promette questa rinascita
come ai tempi vecchi
una moneta
un ricordo
un’analisi sulla fronte scoperta
a specchiarsi
posizioni
in acqua semplice
ampie agli eventi
perfette
sottocoperta
le croste degli alberi
dalle verdi vene
pronte a germogliare
E non li voglio vedere
quegli uccelli di metallo
sporcare il cielo
di falsi tuoni e lampi
troppo veri
a demolire e stroncare
ogni qualsiasi sotto le loro ali
/Io che mi voglio amare per essere amata/
Mi svesti, ti svesto
l’anima e il corpo
col mio sguardo ti avvolgo
nel tratto di uno spazio
giusto a un alito d’aria
/ e dall’Io al Noi
tremulo fiato si bacia/
Dormiveglia si trova:
-Dove vuoi andare, Amore?
Che io ti seguo ancora
Proprio ieri il sorriso
d’una incerta rosa
al suo ciliegio,
bianca neve
sulle braccia in cova
Poco a poco
ogni virgulto a sbocciare torna
e pulsa
nel mio sangue sveglio
lavico ardore:
è primavera
d o m a n i …
… nei cunicoli di villa Ada
l u m i n o s a
Magia o non magia…
passeggiando nudo nei vicoli…
un pensiero erotico mi ha sopraffatto…
ti ho immaginata lì con me…nuda tra le pietre antiche e la luce del lampione…!
Non ho resistito…
… e nemmeno Io ho resistito
Magia o non magia
la Tua mano ho fatto mia
le mie labbra divenendo Tue
tra colli e valli
su morbida paglia
a rotolarci
con la luce che basta
…
a non più immaginarci
Lo ricordo quel giorno
svenarsi
era l’ultimo atto
a venire
a destra
di fianco
il giardino di rose
bellissimo
mai come quell’anno
mi soffiava sul volto
sete di vita
a sinistra
di fianco
la nostra città
e tutto sfociava
nel punto d’incontro
sul fronte
al confine del mare
in alto
un gabbiano scriveva
l’addio
prima che s’avverasse:
non aveva compagni
°
Sezione immagini: Un Gabbiano