Fiaba di neve

S’alzavano e salivano
l’alito e la nebbia
l’uno e l’altra assieme
non sapendo quale.
Sciarpa m’abbracciava
freddo e fame
a coppe di castagne pensava
al loro aroma pieno di fuoco
acceso

ma era neve viva alla bufera
con fiocchi troppo folti in faccia
per leggerla una fiaba

e udivo intenso l’odore del pane
al tonfo dei miei passi in cerca
qualche luce appesa a sprazzi
s f a v i l l a r e
quasi indicarmi dove e se …
ancora fossero il Ponte grande
e la sua Locanda

finché
una luce non avvenne più leale
melodia eccellente a illuminarmi:

strano violino carezzava l’ arco
da Ieri sorrideva e m’aspettava

© 8 aprile – ore 7,50

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