Marzo

Come sei oggi
pur dal domani andata?

A ieri uguale e qui con me
che ancora pronuncio
a labbra cieche il Tuo nome:

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Realtà serbo sognata
in un presente non ingannato –
fino all’ultima riga dei segni

sulla nera lavagna

Tu nella luce più chiara
Io che assetata ti anelo

ceste di baci

e il naso immergo nei tuoi capelli
col respiro più puro

© ore 8,53

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