Bianchi arcobaleni

Gaiezza mi giunge carezzata seta –
ampia si danza nel porto sospeso
di un fresco venticello

Osservo – con occhio sonnolento osservo –
a pelo d’aria
la schiena dell’estate
a n d a r e
dietro portarsi
bella di notte e brunita ortensia.
La guardia cambia
all’autunno che entra –
sboccia ciclamini e rose fredde
pagine ancora da indossare
giardino nella manica

E tra oro e argento profuma mirra
guizzo d’ambra dal mio bicchiere rimbalza
splende quel poco che tutto basta
– un sorso e poi un altro –
quel gusto di brindare al sole e al vento
a qualsiasi cosa
si accorga quanto io sia viva

a Me
consapevole Me stessa

reduce dal Tempo del respiro saldo
quando verso ghiacciai m’arrampicavo
riuscendo perfino a toccarli

Si estendevano allora bianchi arcobaleni

ed era l’alba

© ore 8,09

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