Geroglifici
S’adunano improvvisi – da coltri distolti –
brividi
a spina di pesce
dorsi
si moltiplicano salgono spingono
penne invisibili
per sul primo spazio bianco
imprimersi
d’inchiostro intinte le dita
è un’esigenza strana
l’astinenza assetata
volta a candida vena
l u n a r e occipite glabro
il perimetro
e Io che sono presa
-non quella – ma Altra
d’orgogliosa altra materia –
elettrica mi guardo
stupidamente stupita
malattia che non guarisce
g e r o g l i f i c i
© ore 9,10