E poi

Quante le volte
che pronunciai il Tuo nome – e tu il mio-
quello vero –fiato a fiato-
che non ha vetro.
Dentro il volto
vive intenzioni
da sogni scese e da teoremi

per divenire sguardo
per divenire Noi

E in quante vie folte d’Immenso

le camminate
al sole, fra l’ombre tenere
delle anime verdi –
d’ abbracci avvolti
nel comunque dirci
anche nei silenzi
confidenze

e a svelati secreti
rivelarci

le voglie più profonde

© ore 9,30

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