Sudditi del vento

Non posso
non raccontarmi l’urlo dei muti cipressi
in fila
cadenzati
sull’attenti
sudditi del vento
ma anche della pace eterna
che non si scontra col grano che cresce
poco più lontano

Tutti

lì a piegare il torace
con radici salde
spostate dall’accento
e dalla pioggia
battente

in quali viali vi accampate
quando il buio vi passo
sentendo
quel vostro odore di conifere
tremendo

sposati con la cenere

© ore 11,00

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