Sortilegio

Si spargevano al sole
le lumache
quelle con la casina addosso
dirette chissà dove, se mai ne avessero
uso d’intenzione

da qualche fosso uscite o dall’erba,
in grazia di pioggia ricevuta.
Tante
e tante latte vuote da riempire
a gambe snelle e veloci
là sulla collina
macchiata d’alberi di fichi

e la salsedine che avveniva

… aria …

aggiornava il sortilegio
senza si sapesse
l’attesa inaspettata
delle cose e case

… baciate …

lì a un fiato

dall’ampio scialle del mare

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