Nel Mondo del Mio Mondo

A silenziati passi fra fruscii vado,
su intarsio vellutato
cauta col respiro bianco.
Il melanconico svanire guardo,
la gioia della morte.
Legno buono cerco a far scintille
per fermarmi coccolata dal calore
sotto un ponte che luogo dia
alle memorie.

Accoglie questo bosco il mio riparo
vivo d’ogni albero che dorme
unita la ragione al cuore
gli sbuffi infanti alla furia alta.
E il selvaggio verde mi ritorna
in tanti fazzoletti maculati,
a quando dal cemento aveva scampo.
A un pomodoro cresciuto grazie al vento
che ebbe la valenza d’un tesoro.

Ed entro nel Mondo del Mio Mondo
dove gli antichi corpi muovono
e più non tremano le loro storie.
Dove tra tutti s’ erge …
… l’eterna essenza del Suo volto.

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