Le valigie delle cose perse

P r e p a r a r s i

non importa come e quando
Tempo in Tempo per il Quanto possibile

lasciare tutto ordinato
che nessuno frughi e scopra
le valigie delle cose perse
la qualsiasi oltre l’apparenza

anche se ci si spande e perde
a mano a mano – a ogni spasimo di vento –
coscienze in incoscienze infrante
vile denaro nel niente

sotto l’albero metronomo
inutile cercare buone ombre
trovar sollievo da cocente sole

i n e s o r a b i l e

l’uguale per gli altri fremiti vale
del cielo della terra dei mari –
e ciò che custodiamo
dentro il nostro dentro

ticchettii scrutano perseguitano
paradigma inesistente è la loro indifferenza.
Ché noi stessi siamo il Tempo
inizio fine mutamento legati alla Materia

e la Mente è un palloncino
che da essa prima o poi si slega
volandosene via

saluto inconscio lascia a chi voleva bene
col linguaggio dei brividi

ricordi sfumando fino allo scoppio dell’elio

© ore 8,12

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