In groppa alla lingua
Non ricordo quando fu l’ultima volta
Forse dovrei mirare il raggelato punto
e da lì procedere su canoa a ritroso –
l’ormeggio scandagliare prima della chiusa
fosse anche eco su binario cieco
all’endovena giungere da una fronda convinta
alle parole implose dentro un mare in tempesta
…
e a quello sparo in bocca che suadente trascese
e s’ingoiò il peso delle vinte papille
non dire più nulla
in groppa alla lingua salpando via per sempre
© ore 7,11