G o c c e

Spiovono gocce
nella mia stanza stanca.
La pergamena del tetto
non basta a trattenerle
né a descriverle.

Così poche e pure
tra una clessidra d’aria
e un suono greco
c a d o n o,
una ad una cadono.
A tratti accompagnate
a scandirmi la terra.

Le più sono andate
ma queste …
… tremule restano
a inumidirmi le labbra
affacciate sulla sabbia.

E il desiderio
che alla veste non guarda.

Condividi su: