E il Cielo sposa la sua Terra

Era riapparsa l’ombra
lunga
all’impiedi.

La vide impallidire oltre la piazza
prima di un pensiero
fino a sparire:
il sole se n’era andato dietro a una nuvola scura.
Ora era sola,
poteva morire dalla noia.

Qualche fiammata rossa e gialla
s’accese fra gli spogli alberi,
si vestiva canticchiando una canzone.
Una di quelle tramandate
a lignaggio matrilineare
che in ogni donna lascia una ragazza
assieme a un uomo da rimpiangere o da odiare

per farci vivi
morti
o tutto insieme
quando si vangano i momenti
e il Cielo sposa la sua Terra
in riva al mare.

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