BOCCADIROSA

non miei
son quei petali in lirica presenza,
lo sfoglio del colore e della forma
che tu canti e non conosci.

impresso liquido s’addossa,
se stessa ripete sete paranoica.
l’antica mangiatoia
che al collo ti colava dal suo collo.
labbra … labbra … e sempre le sue labbra
fino agli argini della memoria
da ogni poro trasudante gioia .

e migri ora con la gola in luminaria coda,
l’ ardente ieri della vermiglia voglia
la sete affidando a Boccadirosa.

erotico piacere imprimermi vorrebbero le tue parole …
… e invece l’anima mi schiaffeggi ancora.

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