Ombre lunghe

Frugàle s’avvicina
al mesto pasto –
le fredde mani si strofina
per risvegliarle calde

N e v i c a

neve su bianco manto.
È incanto
che ha perso la corona
e non puoi far altro

Nel mezzo della borsa
le ombre lunghe
un volto
i rami – e il desiderio
di riprenderlo
quell’amore che sfugge
scivolato in sonno

preda
le prime palpebre
cadono
vuote al gelo che s’è alzato

cedono

Ed è il guanto gettato alla sua sorte
a brindare l’appuntite guglie
che nemmeno senti il busso
tu che da dosso ti sradichi la roba

.. e quanto più s’alza il gelo …

più ti spogli

© ore 7,50

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