Nel deserto dei tartari

Oggi
è giorno secco
appeso
sulla fronte dei pensieri non acchiappa

Tutti fuggiti nel deserto dei tartari
a fremere la sorte
e ad aspettare
l’accoglienza delle anime
che almeno un singolo granulo di sabbia
parli
sveli il senso dell’agguato
da quel debole forte

è una clessidra immane
invece
che si erge e capovolge
fra le gobbe di un cammello
a inventarsi oasi

Dove l’acqua, quella vera che sa scorrere dolce?

Una nuvola passa il compito al sole
è troppo sola

Dietro si lascia il primo dei preamboli
la libertà di sciogliere il sale

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