L’Ostessa

Travasava il vino
gorgogliante
un attimo o poco più nel vetro.
Poi passava ad altri e ad altre
promesse di vendemmie.

La botte in basso
stava come l’Ostessa alla sua attesa
calda la bettola e l’altra al fresco:

Tra poco ci sarà quello nuovo
tu stessa hai un viso nuovo.

Diceva e si diceva
sapendo del mio sguardo
dal ciglio della porta.

E forse era vero
perché spiccava arancio
la finestra accesa
riflesso sulla mia chioma nera
riflesso sul tempo delle mele

tonde
di un sole tutto da spremere.

Condividi su: