La settima nota
Forse ti sposerò domani
e sono io – Donna – a dirlo
l’incerto che scrivo fra peripezie
cercando la mia melodia
Salvami
a sprazzi ti sento
mentre corro e m’inciampo
fra ammarate foreste
col cuore che esce dal petto
nell’intrico di mani
che vogliono prendermi
sotto una luna cieca
sbandando autostrade
luci violente
carri armati
campi
genti
ombre
a un soffio dai reni –
lamine
spinate siepi
corro
mi corrono
senza dar tocco all’attimo
stremato
Dove se ne sta andando tutto il fiato in tasca rimasto?
Nascono gallerie
una dentro l’altra
luci malate piuttosto d’una nuova vita
ma sempre continuo a cercarti
mia melodia
tu che su queste palpebre
ora luccichi e biancheggi
sempre più rara
minuscola
a n t i c a
© ore 8,14