E rinasco dal mio ventre

Non scrivo più poesie,
se mai ne avessi scritte.

In sonnolento fianco
tensione è rilascio,
diaframma che spande
voce splendida.

Fra tenebrosa luce
mondi m’appaiono
dal nulla e dal passato:
hanno vesti, volti, passi.
Tornano senza essere andati.

Rifugia lampo silente
tuono a gioco buono.
Residuate forze ritempro
nel corpo di una veste verde,
lirica danza fluente.

E rinasco …
… dal mio ventre

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