DOVREI

S’accende l’alba di primo mattino,
tenue rosato s’assaggia.
Tutto è silente d’intorno
pure non tace l’aria che fluttua a carezza
sulle fresche fronde degli alberi,
sull’erba che pare novella in quest’ora santa.

Un cenno di volo si leva con gocce di canto,
saluta l’antica campana,
il giorno che nasce.

Dovrei essere salva

sentirmi tutt’uno all’Eterno
che addiziona e sottrae,
viva alla vita che passa
e d’un altro giorno mi grazia.

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