Controllo bagaglio passeggeri: Un funzionario a Ponte dei Molli

A precipizio la corsa, l’affanno
il fermarsi un attimo per recuperare aura orbitale e acqua fresca
prove dell’ultima cena su azzimi incrociati
a trasversali lente iniquità di turni raccomandati

Il foglio disponeva:
Un funzionario a Ponte dei Molli

In punta di gesso aveva scritto l’ardesia quando era il tempo dei banchi.
Ma allora le banchine chiamavano a funzione peculiare l’indice imbrattato
dopo anni giunto ai bagagli doganali, a motto e dovere:

1 Kg.di caffè non può passare

Intanto che passavano invece
casette diplomatiche a dimensioni varie
occultati segreti in legno chiaro.
Dichiarati masserizie, abiti e cose a uso personale.
Erano esigenze altolocate
che andavano e venivano a necessità continua.
Pensavo senza divieti cerebrali
ad archi e frecce nucleari
a opere d’arte, e a quella neve bianca
che non scende giù dal cielo e non splende col Natale

Io armavo le mie dita per procedere …
e sempre la stessa voce mi sparava il privilegio in faccia:

-Lei non sa chi sono, che ho il potere di lasciarla a piedi!

Scoccavano monocoli insaturi affacciati su sorrisi patacca
urtando i miei timpani impotenti

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