Color sangue di piccione

D’alabastro fu il mio peccato
a fondo mite –

d’opale e calcedonio
quel sentir l’aprile sintomo impellente
piovigginoso sempre,
baluginose visioni le sue più grandi
piccole morti

E c’erano intorno

prefiche,
false alessandriti invano a imitare
la linfa passiflora pura e vera ametista
tradotta crema morbida sparsa e spersa
sulla mia pelle di seta

Pieno lo spettro dei sette colori –
tutto un mondo
mi vagava in sospensione
tra pietre semipreziose
e l’occulto bosco delle pietre fini

Io Venuta dopo… accanto a un cuore di stoppa!

Io tra duri corpi divenuta astrazione
con un rubino impresso su fiorita bocca

color sangue di piccione

© ore 8,01

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