Categoria: poesia

L’arco

Con l’arco di Cupido
un bacio ti schiocco
un po’ tenero un po’ audace

Acchiappalo!

Non miro quale sia la parte
ché tutto di Te mi piace e … scalda …
ma resto indietro al passo

So
che il cuore ascolterai … e le viscere anche

© 4 aprile 2022 – ore 10,19

Vortice

Dillo alla luce del sole
alla notte d’ogni astro che brilli
la gonna della luna
ad aprirsi

Pensami
con le dita accluse
il respiro vivo di sangue sorgente
lo sguardo che mi succhia
l’epidermide

e portami via
all’impeto della tempesta

affinché dall’alba s’inalberi certezza infinita
e morte non mi separi da me stessa

© 2 aprile 2022 – ore 8,43

Sidro

È bastata una notte
a farlo rifiorire

b i a n c o
di r o s s e promesse

Succoso fra le mie guance accese

e pieno

il Mio Ciliegio

Analisi con Svista

e si aspetta …

… ogni giorno si aspetta
fatto di ore minuti secondi

accumulato
a multipli di convenzione

e intanto la chioma s’allunga e s’accorcia
imbiancandosi

anche sulle teste calve

Elianto°

A un giro di sole
ti ritrovo
speranzoso sorriso
ciglia in girotondo

c’è una calma buona intorno
nessuno scoppio


a spettinarti il giorno

°
Sezione immagini: A un giro di sole

Il Pleut

Gocciolano lucciole
tintinnanti piovono

Una a una e tutte assieme
ballerine a sfilare su palco
piccole nacchere –
la maggiore e la minore
su righe di persiana –
in altre stelle luccicanti
Orsa precipitata

Forse cercano colli
da indossare attorcigliare strozzare –
Innocue e tenaci e diverse
si susseguono parendo uguali –
se non la stessa
che desta si resta andando

Poi in un’istantanea tacciono
e a un giro di campo lo sguardo si volta al solo bagnato

Tutte finite d’ un tratto …

… torneranno

Existentia

Insepolto
quel conquistarmi ogni giorno
piccolo spazio di luce
anche quando nuvola

inequivoco
stormo al di là del volto
il mio passo accoglie sceso dalla notte:
-dove se ne vanno – mi domando.
Loro che hanno un dove vero

e alla notte che pure corrobora
e sta ancora a un passo
lascio un po’ di sguardo
esausta
per aver girato strani modi d’essere
e mondi che ormai più esistono

Io che ancora sono
dentro il mio corpo
buona alla prima scena


dopo l’ultimo sogno

Ismo Ego

Flebile
kamasutra d’aria
intenso s’alza
al volere dei venti
promette questa rinascita
come ai tempi vecchi
una moneta
un ricordo
un’analisi sulla fronte scoperta
a specchiarsi
posizioni
in acqua semplice
ampie agli eventi
perfette
sottocoperta


le croste degli alberi
dalle verdi vene
pronte a germogliare

E non li voglio vedere
quegli uccelli di metallo
sporcare il cielo
di falsi tuoni e lampi
troppo veri
a demolire e stroncare
ogni qualsiasi sotto le loro ali

/Io che mi voglio amare per essere amata/

A respirarci

Mi svesti, ti svesto

l’anima e il corpo
col mio sguardo ti avvolgo
nel tratto di uno spazio
giusto a un alito d’aria

/ e dall’Io al Noi
tremulo fiato si bacia/

È primavera … domani

Dormiveglia si trova:

-Dove vuoi andare, Amore?
Che io ti seguo ancora

Proprio ieri il sorriso
d’una incerta rosa
al suo ciliegio,
bianca neve
sulle braccia in cova

Poco a poco
ogni virgulto a sbocciare torna
e pulsa
nel mio sangue sveglio
lavico ardore:

è primavera
d o m a n i …

… nei cunicoli di villa Ada
l u m i n o s a