Appesa a una stella di tenebre

All’angolo del giorno
quando inizia il tacere
e convoglia alla stazione
la mia sera …
aspetta il sonno
l’acquolina della notte
in piume nere

Tra valzer viennesi
e dirupi scoscesi
vago e danzo
mi vesto e mi spoglio
pelle e merletti
appesa a una stella di tenebre.
Coi ricordi
ci riconosciamo
compatti
sfrangiati
scagliando l’impossibile
smesso dai tetti

Lì – il sangue è latte rosso
ogni emozione lecita
e Io – distillata metafisica –
muoio e risorgo le volte che voglio

@ ore 7,00

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