Viva di ciliegie

Averlo un Dove
maiuscolo – inciso –
nell’antro del Poggio fatato
dell’anima mia carnale

torno a domandarmi

E sdraiata su velluto berillo
cavalcare magiche sonate
senza guerre – rifugiata –
tra bianchi lavabi e mobili scuri
in tane d’antichi merletti
non lasciando sospesa
sulla corda del filo la sera
nera sottoveste di seta

Ma esistermi – viva di ciliegie –

a c c o c c o l a t a

accanto al mio Ciliegio

© ore 6,50

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