Disubbidiente ai polmoni
Com’è che appena mi volto
già ti penso in tondo
il Tuo respiro trattengo sai
nella bocca come fumo puro
che poi mi sbotta
sfuggendo al mio controllo
Io
disubbidiente ai polmoni
© ore 7,20
Com’è che appena mi volto
già ti penso in tondo
il Tuo respiro trattengo sai
nella bocca come fumo puro
che poi mi sbotta
sfuggendo al mio controllo
Io
disubbidiente ai polmoni
© ore 7,20
Barchettare
l’ore e le funi
dame e cavalieri
d’epoca in epoca
gangli e gingilli – spade con o senza rocce-
Ci sono sempre state
ardite e schiuse coste
steli che non amano le rose
dita che centrano
l’asso di cuori
con la stessa vocale sonora
di padri e madri
triplicando
bollate ostie ed errori
© ore 9,10
Una penna per scrivere la vita.
Dei tasti – ogni qualsiasi
e la vita
riscrivere come l’hai vissuta
come l’avresti voluta
senza più dogane al limitare
Farne barchette
di carta – di qualunque sostanza
a scorrere
sotto sguardi
d’occhi che sono stati propri – e d’altri
in cui si specchierà
il riconoscersi
Lasciarle le parole
figlie di nuovi madri
e madri di figlie nuove
con tutto ciò che puoi
a sopravviverti
© ore 9,20
Su liana di saliva
resta pensoso
sospeso per un po’
ragno delle stelle
nel silenzio
costruisci la tua tela
ricamala preziosa
piovuta di parole
passate – presenti – future
appendila
ai nostri corpi celesti
nella moltitudine del Sempre
custodita
© ore 8,59
Prendi le mie carezze,
che’l tempo non ha perso.
Sulla seta Tua
sarò tenue.
Farò salire questo fiume di Me
che forma Te col fiato mio,
che Ti respiro come fossi qui.
Mia Isola … dai seni bianchi.
© ore 7,00
e sono qui
solo per Te … sono qui
quella porta aprimi
quella porta … che sai
musica atemporale
eri tu … ieri … con me
e quante ore sono passate?
Pochi chicchi e già son tanti
secoli da accumulare
Nel viaggio ti ho accompagnato
a lisce ruote alberi e case –
Montagne di mari abbiamo solcato
Tu ed Io – Me e Te
e chi era che volevamo fra le braccia?
Anima ad anima siamo restati
/qualche sorriso a stemperare
l’ombra lieve che ci illumina
spiagge strette spiagge larghe/
in un Infinito così fragile
© ore 7,38
È che non posso fare a meno di pensarti,
condividere … tutto con Te
e tu ci sei
anche nell’aria che mi entra
nelle lisce lenzuola fra le cosce cresci
poi esci
e passiflora dei ricordi
mi torna … tutto di Te
© ore 8,33
Non pensavo di ritrovarti qui sulla mia corda.
Stamane ho sogni intatti.
Forse è stato questo a dilatare gli angoli delle mie lenzuola,
a farmi saltellare ancora
Ricordi la fontana , come insieme inventavamo giochi?
Ci sguazzavamo i piedi coi vetri nei talloni
e il sangue indifferente si scoloriva indolore –
che arrivavano gli americani a gettarci monetine
manco fossimo fontane a farli ritornare
e a dirmi sei très joly – sì, in francese – e tipa seria
quando invece sorrisi seminavo
generosi anche alle scogliere
Tu ed Io = a Noi
Complice la montagnola dai fichi di miele
i suoi giardini nascosti
i nostri corpi imbrattati di gioia
© ore 6,21
Bleffate su una mania di essenze
private
Non fa nulla – ma già lo sai
che nello stacco del tacco
c’è quel qualcosa che differenzia
la loquacità da un pezzo di pane
i momenti dagli anni
ieri
Del resto, anche nelle manie di uno stato
ambulante
le città si muovono
ti corrono incontro
prendono l’auto
col traffico – quando l’autobus
sarebbe meglio
e i borghi sono opere d’arte
all’aperto
che insegnano alla gente
la calma delle cene
accanto al mare
quanto esista al nostro tempo
il rifugiarsi
© ore 8,56
Allora taci
tu che mi racconti
la storia di un ruscello
e delle sue pietre –
fra lo stormir di fronde mi sussurri
la quiete
l’intreccio di dita e canestri
in questo istante
che nel Tempio del silenzio
Ti ardo
© ore 8,56